Il coronavirus, nemico invisibile che ha creato una pandemia mondiale, continua a dilagare senza mostrare sensibili battute di arresto. I mezzi per contrastarlo sembrano ridursi essenzialmente alla quarantena forzata. Proprio la costrizione casalinga imposta dai governi sta portando gli internauti di tutto il mondo a navigare ininterrottamente per molte ore al giorno.
Come è facile immaginare, le ricerche vertono essenzialmente sul virus, cercando ogni notizia in merito; mappe aggiornate dei contagi, rimedi, protezioni e come si propaga. Proprio il discorso sulla facile propagazione è uno dei temi che sta più a cuore agli utenti. In merito si sono divulgate una miriade di falsità. Ultima, in ordine di tempo, la fake news che resterebbe fino a 9 giorni sull’asfalto delle nostre strade. Per questo pubblichiamo uno studio scientifico ufficiale che mira a fare chiarezza sulla resistenza del virus sulle superfici che ci circondano.
In questo periodo di isteria collettiva e false informazioni, sarebbe corretto rivolgersi sempre alle voci ufficiali per qualsiasi dubbio. Il NIH, in collaborazione con l’Università di Princeton e l’Università della California, ha pubblicato un documento ufficiale determinato da uno studio approfondito.
Gli esperti hanno dimostrato che il coronavirus rimane fino a 4 ore sul rame, fino a 24 ore sul cartone, (questo è un elemento importante vista la grande mole di consegne effettuate a domicilio da molte aziende) e, infine, fino a 72 ore su superfici metalliche e in plastica prediligendo soprattutto l’acciaio. Anche quest’ultimo aspetto è importante sottolinearlo, considerando che i mezzi pubblici, usati da milioni di persone, vedono decine di supporti in acciaio, preposti per far sostenere i cittadini. Un virus che potremmo definire resistente quindi, del quale cominciamo a saperne ogni giorno di più.