Le notizie sui difetti degli smartphone non tardano mai ad arrivare ed infatti, ancora una volta, si è tornati a parlare della loro precarietà e di come certe volte delle problematiche serie abbiano portato i dispositivi ad esplodere provocando anche danni importanti ai loro possessori. Durante il corso degli anni sono state diverse le vicende di questo genere, purtroppo, spingendo anche alcuni produttori a ritirare specifici modelli dal mercato per preservare l’incolumità dei loro clienti. Ma come mai gli smartphone esplodono?
Come appena riportato, sentire di uno smartphone che esplode non è purtroppo così raro. Ogni giorno le persone del mondo intero utilizzano questo dispositivi assiduamente e nei più disparati dei modi portando le batterie ad un rapido deterioramento. Ci riferiamo in particolar modo a questa componente poiché, nei casi di device esplosi, è proprio quest’ultima la protagonista della vicenda.
Prima di scoprire il perché, in ogni caso, segnaliamo che nella maggior parte dei casi si tratta di una rapida combustione piuttosto che di una esplosione. Come mai avviene? Per l’entrata in contatto di due sostanze all’interno della batteria, il catodo ed un anodo. Questi due elettroni muovendosi generano l’energia che garantisce alla batteria di rimanere attiva, durante lo svolgimento di questa funzione, però, i due elementi debbono necessariamente rimanere separati e distinti.
Quanto tutto ciò non accade si dà il via ad una reazione chimica che porta alla combustione dello smartphone come sopracitato. Al fine di evitare accadimenti del genere, ad oggi le batterie posseggono più strati divisori tra i due elementi così da evitare ogni qualsiasi problematica.