Gli operatori TIM, WindTre, Fastweb e Vodafone si sono dovuti ricredere sulla capacità degli Italiani di consumare banda navigando su internet o stando connessi alla rete fissa/mobile. Infatti la quarantena sta indirettamente influenzando l’aumento il consumo di terabyte del 25-30% rispetto agli standard. Questo è quanto evidenziato dal CTO di Fastweb Andrea Lasagna.
La serrata della settimana scorsa e i continui richiami all’ordine per quegli Italiani che continuano a uscire ha fatto sì che il mondo del gaming e il video streaming hanno abbiano generato un aumento del traffico preoccupante per i gestori telefonici. Un evento eccezionale che rischia di mettere in ginocchio l’infrastruttura italiana.
In questo aumento purtroppo lo smart working rappresenta una fetta marginale, visto che sempre Fastweb lo ha stimato in un incremento del 5-10%, considerando anche gli studenti in e-learning. Nessun problema per le reti, visto che gli strumenti per lavorare richiedono una grande velocità ma consumano banda.
Quindi non ci resta che sancire che a mettere pressione all’infrastruttura ci pensano videogiochi e piattaforme di streaming, visto che il consumo aumenta sensibilmente dalle 18 in poi. Ora la rete è sotto stress ma non vuol dire che non abbia retto il colpo di quel 30% in più di dati scaricati, visto che Fastweb, TIM, Vodafone e WindTre avevano più o meno previsto questo scenario.
Ora vogliamo ancora dire che gli Italiani non stanno a casa? Beh, dai dati della rete sembra proprio di sì, visto che nella scorsa settimana l’utilizzo di reti private VPN è più che raddoppiato. Tali reti, per chi non lo sapesse, offrono una navigazione più sicura e riescono ad aggirare le restrizioni geografiche di alcuni servizi di streaming.
Ma qui rientra in gioco lo smart working, visto che nella quasi totalità dei casi i dipendenti che lavorano da casa usano le VPN per collegarsi alla rete aziendale.