L’emergenza Coronavirus è importante, tanto da richiedere una momentanea sospensione del lavoro svolto dagli agenti del Fisco sui conti correnti e sui possedimenti economici dei contribuenti italiani. C’è ben altro cui badare in un forte periodo di crisi economica, finanziaria e sociale. Le borse crollano a picco richiedendo la chiusura delle contrattazioni mentre per gli italiani si conferma il blocco dei controlli sui profili bancari di Unicredit, BNL ed altri istituti.
Al momento è stato proclamato lo stato di allerta per pandemia, cosa che ha costretto all’accantonamento di tutte le attività di supervisione degli addetti ai controlli della Guardia di Finanza e dell‘Agenzia delle Entrate. Esistono però delle particolari condizioni purché sussista la componente di STOP alle azioni dei controllori. Ecco quali sono.
I dettagli sulla chiusura del sistema di controllo chiamato evasometro sono stati diffusi da Ernesto Maria Ruffini – Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate. Nel contesto lavorativo il regime di controllo viene meno a patto che non sussista una condizione di “indifferibilità e urgenza” che provoca un annullamento per gli effetti sanciti dal recente Decreto.
La battuta di arresto è solo una misura temporanea che riporterà tutto a regime una volta sgominata la piaga dell’infezione che sta mettendo in ginocchio la Penisola. Nel frattempo le Fiamme Gialle sono impegnate anima e corpo per l’attuazione delle misure di contenimento del contagio. La crisi sanitaria è una priorità indiscutibile che mette a dura prova le capacità di reazione del Paese. Per ora è tutto, torneremo con ulteriori aggiornamenti.