L’effetto immediato dell’isolamento imposto dal decreto Coronavirus, è il rallentamento di circa il 10% delle connessioni internet. La rete in questi giorni è enormemente sovraccaricata a causa proprio delle restrizioni volute per contenere l’epidemia. Così, per molti navigare in internet, usare le piattaforme sociali, video telefonare e lavorare in smart working è diventata prassi popolare. Si aggiunge a questo il nuovo sistema scolastico che prevede l’uso del registro elettronico per i compiti e lezioni video per gli studenti, loro malgrado costretti a stare in casa. Una situazione che il sistema non è in grado di sostenere con la consueta efficienza e che inizia a dare i suoi primi problemi.
A far emergere il brusco calo delle connessioni è lo speed test di Ookla, società di servizi di diagnostica internet, che rivela come proprio la velocità della rete abbia subìto un rallentamento. Il traffico sul web appare congestionato riproducendo una situazione simile se non peggiore a quella del periodo natalizio.
L’importanza di avere una rete libera e sana è stata ribadita sia dalla Commissione Europea, sia dal governo nel decreto “Cura Italia”. In primis chiedendo di contenere la qualità video dei servizi di streaming come Netflix o YouTube. E poi chiedendo agli operatori telefonici di potenziare la rete se lo ritengono necessario. Ad esempio, Tim sta lavorando ad estendere la propria rete nelle aree in grande difficoltà, grazie ad alcune concessioni lampo. Misure che hanno l’obiettivo di mantenere in salute la rete perché resti efficiente in quei campi come scuola e lavoro dove è assolutamente necessaria.