Da quanto è stato acclarato dal Governo che le banche sono come delle aziende che in caso di fallimento possono erodere il credito dei loro correntisti, gli Italiani si sono cominciati a chiedere quali sono gli istituti più sicuri a cui affidare i loro risparmi.
Uno studio effettuato da AltroConsumo ha analizzato decine di banche italiane stilando per noi una classifica di quelle più apprezzate per i loro bilanci. Tuttavia, essendo più specifici, gli indicatori presi in esame sono:
- CET (Common Tier Equity) 1 ratio: un parametro che descrive la percentuale tra capitale a disposizione della banca e capitali di rischio investito. Maggiore è il valore assunto da questo parametro e maggiore è la solidità della banca, con un livello minimo di almeno il 9%.
- Total capital ratio: valore che esprime il rapporto tra patrimonio di vigilanza complessivo e il valore delle attività ponderate per il rischio. Dal punto di vista operativo questo parametro deve assumere un valore di almeno il 12,50%.
- Texas ratio: descrive il peso lordo dei crediti deteriorati da investimenti sbagliati in relazione alla somma di patrimonio netto tangibile e accantonamenti. Quando una banca è solida il valore è inferiore al 100%.
- Infine, valori di Trasparenza e frequenza delle comunicazioni dei numeri di bilancio.
Banche: conti correnti sicuri grazie alla solidità di queste banche
Dunque, alla luce degli ultimi dati di bilancio discriminati attraverso i parametri appena visti, attualmente le banche più sicure risultano essere:
- Aletti e. C Banca di Investimento Mobiliare
- Cassa Centrale Banca – Credito Coop. del Nord Est Spa
- Banca Profilo
- CR di Biella e Vercelli – Biver Banca
- CRA di Castellana Grotte Credito Cooperativo
- Banca Santa Giulia
- Credifriuli Credito Cooperativo
- Banco di Sardegna
- FinecoBank
- Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura
- Iccrea Banca
- Bcc di Staranzano e Villesse
- Illimity Bank
- Binck Bank
- Intesa Sanpaolo
- Crédit Agricole Cariparma
- Unicredit
- Cassa Centrale Banca
Queste banche sono una garanzia dal punto di vista finanziario, ma se invece non trovate nella classifica il vostro istituto non significa che i capitali siano a rischio. Qui ci sono solo le prime della classe.