Il mondo della tecnologia è spesso teatro di fake news, specialmente negli ultimi anni dove queste sembrano essere fioccate a dismisura. La facilità nel condividere le informazioni, oramai, è diventata una nemica degli utenti più superficiali, ai quali basta leggere un articolo senza basi scientifiche per allarmarsi ed allarmare chi ha attorno. In questo piccolo specchietto, purtroppo, rientrano anche le tanto nominate radiazioni prodotte dagli smartphone, fenomeno che ha spinto molte persone a cambiare dispositivo per la paura di contrarre qualche malattia.
Le radiazioni emesse dagli smartphone non sono fantasia: esistono davvero e sono state più volte studiate dalla scienza. Grazie a recenti ricerche è stato persino individuato che esse sono di tipo non ionizzante ossia non possono provocare mutazioni genetiche del DNA. Ciononostante ogni smartphone è venuto a rispettare un livello (valore SAR) minimo per poter entrare sul mercato che è pari a 2 watt per chilogrammo. Tutti i dispositivi sono quindi sicuri per l’uomo, sebbene ne esistano alcuni con valori SAR più elevati.
Tra questi ricordiamo: