La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto “Cura Italia” il 17 marzo 2020 ha sancito, tra i tanti provvedimenti presi dal Governo, anche una bellissima notizia per i proprietari di case con un mutuo. La sospensione sui Mutui prima casa è stata estesa a tutto l’anno 2020, dopo che era stata già concessa solo a chi aveva subito una sospensione o una riduzione dell’orario di lavoro nei 30 giorni.
I lavoratori, che nei prossimi mesi subiranno delle perdite salariali per colpa di orari o giornate intere ridotte pari al 33% dei loro guadagni su base trimestrale, potranno richiedere la sospensione del mutuo. In più non ci saranno limitazioni sulle richieste per chi aveva un reddito Isee al di sopra dei 30 mila euro.
Tuttavia ci sono due problemi per cui non possiamo cantar vittoria: innanzitutto la richiesta di sospensione non potrà essere inoltrata alla banche prima di un paio di mesi, e in secondo luogo il fondo stabilito dal governo a copertura delle rate non è così ampio
. Il “Fondo di solidarietà” per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui consta di circa 425 milioni di euro e di certo non basterà per tutti i richiedenti.Si può presentare domanda di accesso ai benefici del Fondo seguendo queste modalità di accesso:
La sospensione del pagamento delle rate fino a 18 mesi è stata accolta per circa 42.000 richiedenti, per un controvalore di 51 milioni di euro. Rientreranno nel Fondo di Solidarietà anche le molte partite IVA che si possono trovare in difficoltà, come sancito dall’articolo 54 del dl Cura Italia. Basterà fare richiesta dimostrando di aver subito un apprezzabile calo nel fatturato delle propria attività.