nessuna virus tax

Dopo aver impazzato sul web con il termine “virus tax”, nessun membro del governo Conte ha mai nominato l’eventualità di una tassa che prelevi denaro dai conti correnti. Piuttosto, l’esecutivo ha varato una serie di provvedimenti a sostegno delle famiglie colpite dalla quarantena per Coronavirus, bloccando tasse e contributi.

Per mettere in atto le misure di contenimento dell’epidemia e al contempo garantire un sostegno economico alle famiglie anche l’Unione europea ha dato manforte all’Italia sospendendo i parametri fiscali. Tuttavia, finita l’emergenza, questi costi ragguardevoli necessiteranno di adeguate coperture economiche, e per questo si era ventilata l’ipotesi di una “virus tax”.

 

Tasse: si fa strada l’idea della Virus Tax ma è solo speculazione

Sulla questione è intervenuta il viceministro dell’Economia Laura Castelli:”abbiamo chiuso un decreto con le risorse deliberate dal Parlamento, che ha autorizzato uno scostamento dei saldi di bilancio di 25 miliardi. Chiunque voglia speculare con false notizie su eventuali tasse, si metta la mano sulla coscienza. In un momento particolarmente delicato per il Paese, mi sento di chiedere un aiuto anche al mondo dell’informazione per isolare le fake news.”

Il viceministro ha poi continuato:“noi, maggioranza e opposizione, stiamo collaborando, più che mai, per mettere in campo tutte le misure necessarie a fronteggiare gli effetti del coronavirus. Sia dal punto di vista sanitario, sia da quello economico. Faremo tutto quello che serve per sostenere l’Italia e gli italiani”.

Dopo le rassicurazioni del viceministro, ci si chiede tuttavia dove saranno trovate le coperture finanziarie usate per l’attuale emergenza. Se nella Manovra Fiscale era già previsto un aumento dell’IVA al 21%, cosa che va detto non favorirà di certo i consumi, di sicuro ci vorranno altre tasse apposite affinché il costo di questa terribile epidemia non gravi sulle tasche degli italiani.

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