Gli ospedali di numerosi paesi stanno lottando per fornire forniture di base agli operatori sanitari. Tim Cook ha rivelato che Apple sta donando “milioni” di maschere agli operatori sanitari in Europa e negli Stati Uniti per affrontare il Coronavirus. Mentre non ha approfondito il numero di mascherine che stavano andando in giro per l’Europa, il vicepresidente Mike Pence ha dichiarato in un briefing che 2 milioni di maschere N95 erano dirette negli Stati Uniti.
Questo si accompagna ad altri contributi, tra cui 15 milioni di dollari in donazioni e un programma che consente ai proprietari di Apple Card di saltare i pagamenti di marzo senza interessi. Inoltre, anche altre aziende tecnologiche si stanno impegnando per far fronte al problema.
Coronavirus: così come Apple, altre aziende tecnologiche possono fare la differenza fornendo il loro aiuto
Apple certamente non è la sola a sostenere la lotta contro COVID-19, comprese le donazioni dirette di attrezzature. Alibaba e il suo fondatore Jack Ma hanno donato maschere, kit per test, tute protettive e visiere. Elon Musk di Tesla invece si è offerto di realizzare respiratori polmonari. Tutto questo fa parte sicuramente di una tendenza positiva da parte di tali aziende. Questo suggerisce a tutti che le società tecnologiche possono svolgere un ruolo significativo nella lotta contro la pandemia, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno competenze direttamente rilevanti. L’aiuto che possono dare con le loro forze economiche può risultare importante.