Chi acquista una vettura elettrica beneficia di tutta una serie di indiscutibili vantaggi rispetto all’uso delle auto Diesel. La demonizzazione del gasolio pare giustificata dal minor numero di emissioni e da tutta una serie di parametri teorici che fanno pendere l’ago della bilancia a favore di Tesla e di tutti gli altri produttori ora votatisi al mercato eco sostenibile. Ad ogni modo restano da considerare 4 motivi fondamentali che potrebbero rendere le auto a combustibile una scelta azzeccata anche in questo epico 2020 di cambiamenti di fronte. Ecco cosa bisogna sapere.
Auto Diesel non ancora spacciate: ecco i motivi per cui sono più interessanti delle auto elettriche
Il futuro dei motori sembra concedere la fiaccola del vincitore alle auto elettriche. Non è un caso che anche i grandi marchi abbiano deciso di propendere verso l’uso di propulsori attenti all’ambiente ed all’indipendenza energetica. Ciononostante non si possono non considerare alcuni vantaggi del Diesel che smontano persino la tesi degli ambientalisti in merito alla sicura presenza di batterie che non inquinano per niente.
- Costo iniziale: una vettura a gasolio costa più di una a benzina ma decisamente meno di una corrispettiva controparte elettrica. Ciò avviene già in concessionaria.
- Oneri di Manutenzione: la presenza di batterie per motori non termici obbliga gli acquirenti ad una manutenzione periodica ordinaria e straordinaria che culmina con la sostituzione in proprio delle componenti elettricamente inerti o compromesse in capacità (vita media batteria di 10 anni con decadimento annuale della capacità di carica).
- Inquinamento: un punto su cui si è molto dibattuto durante tutto il corso del 2019. L’uso del carbon fossile nelle industrie produttrici ribalta le stime iniziali per la produzione di CO2 delle batterie che segnano un dato generale maggiore rispetto alle vetture Diesel di pari motorizzazione.
- Ricarica: scarsi i punti di accesso alle colonnine di ricarica che spesso sono congestionati dagli utenti. Per ricaricare una vettura (a meno di possedere un modello con caricatore da 150 KWh) serve tanto tempo e non sempre è facile trovare punti di ricarica vicini. La situazione sta migliorando lentamente ma non si è nelle condizioni di avere un confronto alla pari con i distributori di gasolio ENI, Q8, AGIP e Tamoil.