Il Ginp Banking Trojan già nel mese di marzo aveva attirato l’attenzione degli esperti per la sua capacità di ottenere l’accesso alle applicazioni per l’invio e la ricezione di SMS con lo scopo di inserire, nella posta in arrivo, messaggi di testo falsi. Questo Trojan adesso ha acquisito una nuova funzionalità che mira a sfruttare la recente pandemia.
Una volta effettuato il download sul telefono della vittima, il Ginp Trojan è in grado di ricevere il comando dell’attaccante e aprire una pagina web intitolata“Coronavirus Finder” che dichiara di essere in grado di individuare le persone risultate positive al coronavirus che si trovano nelle vicinanze. Per conoscere il luogo esatto in cui si trovano viene chiesto alla vittima di pagare 0,75 euro.
Se la vittima accetta, viene reindirizzata ad una pagina sulla quale può effettuare il pagamento. Una volta inseriti i dati per il pagamento, tuttavia, la vittima non riceve né l’addebito della somma di denaro richiesta e né le informazioni relative alle persone “infette”. Lo scopo dei criminali informatici è entrare in possesso delle credenziali della carta di credito dell’utente nel momento in cui vengono inserite per effettuare il pagamento.Ginp è un Trojan che si è rapidamente evoluto rispetto alla sua prima apparizione, acquisendo costantemente nuove capacità. Inoltre, mentre in passato le vittime di questo attacco erano residenti prevalentemente in Spagna, il nome di quest’ultima versione suggerisce che gli attaccanti stiano pianificando di colpire anche altri Paesi.