In questo ultimo periodo si è parlato della Virus Tax, una forzosa tassa che lo stato imporrebbe agli italiani per recuperare il crollo economico che il Coronavirus e la quarantena stanno causando al sistema. Bisogna fare sempre molta attenzione quando si leggono le notizie e non basta leggere un articolo per credere che sia vero. Se non ha le fonti, cercate altrove o non fidatevi. E anche quando ha le fonti, analizzate attentamente ciò che state leggendo.
Ecco tutto ciò che sappiamo sulla bufala della Virus Tax
Questa notizia ha iniziato a girare qualche tempo fa a causa di un articolo di Qui Finanza. Il punto è che l’articolo in questione parlava solamente di ipotesi, mentre questa notizia è stata data per certa da molte testate. Il problema di alcune testate, è che nella foga di condividere informazioni in cerca di qualche click in più, tralasciano del tutto la parte in cui bisogna documentarsi minuziosamente prima di dare per certe delle informazioni di qualsiasi tipo.
La Virus Tax è solo una vaga ipotesi di cui si è parlato ma che avverrebbe unicamente qualora in Italia ci fosse un totale blocco della produttività a fermare del tutto l’economia. Quando un articolo non mostra le fonti attendibili e non può provare ciò che afferma, quasi sempre si tratta di una bufala. L’utilizzo del condizionale in questi casi è fondamentale. Sia nell’articolo che nel titolo. Come fermare questa cattiva abitudine? È abbastanza semplice individuare articoli di questo genere già dal titolo. Se il titolo vi suscita agitazione o preoccupazione, in linea di massima è meglio evitare di aprirlo. In questo modo forse questo genere di articoli, finalmente, diminuirà.