Signal è l’app per la messaggistica istantanea del momento. Ha già dato uno scossone a WhatsApp e con l’ultimo aggiornamento ha sotterrato Telegram. Consigliata da un team di esperti in sicurezza informatica – tra cui il celebre Edward Snowden – propone tutta una serie di interessanti funzioni nel pieno rispetto della privacy.
Gli utenti che la stanno provando dicono addio alle attese ed alle false promesse degli sviluppatori più famosi. Stai cercando l’app definitiva per chattare? Potresti averla trovata. Milioni di persone stanno già rivalutandole proposte più famose a favore di questa inedita piattaforma di comunicazione integrata. Scopriamo cosa offre.
Offerta Signal per le chat: tutto diventa realtà contro WhatsApp e Telegram
Il nuovo sistema per i messaggi dal telefono (Android ed iOS) e dal computer (Linux, Mac e Windows 10) si concretizzano in Signal, nuova frontiera della sicurezza nel contesto delle comunicazioni a distanza. Interconnette milioni di utenti con una app gratuita che si può liberamente scaricare per le piattaforme sopra indicate.
Dopo l’installazione si ottiene il lasciapassare per l’uso di una piattaforma a struttura semplice.Niente fronzoli e possibilità di abilitare sia il classico tema chiaro che il tema scuro per le chat. Tutto avviene nel contesto si una UI a portata di utente con a disposizione gli strumenti indispensabili per rimanere in contatto con amici, parenti e volendo anche colleghi di lavoro. Non mancano quindi:
- chat private
- messaggi di gruppo
- chiamate e video chiamate (anche multi-utente)
- note vocali
- file audio
- utility di condivisione per: foto, video, documenti e molto altro ancora
La vera chicca, ad ogni modo, è rappresentata da una novità importante per quanto riguarda la validità dei messaggi che conta ora su un timer di distruzione che appiana le differenze con Telegram. Di fatto, è possibile definire un limite di visibilità temporale alle chat, che si cancellano in automatico alla fine del countdown.
Nessuna pubblicità per una soluzione gratuita in uso anche da personalità del mondo politico stanche dei problemi di riservatezza che inficiano l’uso di WhatsApp e Telegram, ora al secondo e terzo posto di fronte al nuovo e temibile avversario delle chat.