In questi giorni di quarantena forzata sono molte le persone che guardano la tv con l’ausilio della tecnologia IPTV illegale. Negli ultimi mesi il business del pezzotto in Italia si è sensibilmente ridotto, ma di certo non si è fermato. Decine di migliaia di persone in tutta la nazione utilizzano questo sistema per guardare i canali Sky senza un regolare abbonamento.
IPTV, una sanzione ancora più grave per lo streaming illegale
Da mesi le autorità sono intervenute per fermare ed arginare la trasmissione non consentita dei canali criptati di Sky. Le forze dell’ordine hanno smontano reti sia in Italia che all’estero che garantivano proprio l’utilizzo dei cosiddetti pezzotti. In maniera speculare, ulteriori operazioni sono state condotte per oscurare tutti quei portali internet attraverso cui era possibile avere visione di tutti i canali Sky.
Dietro la tecnologia dell’IPTV c’era un’idea, quella del risparmio. Con un costo medio di 10 euro al mese, il paragone con un regolare abbonamento Sky non era neppure da ipotizzare. L’idea del risparmio, però, in questi mesi è venuta meno anche perché sempre più persone stanno scoprendo i rischi legati al pezzotto.
Con le regole attualmente in vigore, ogni persona che si affida allo streaming illegale può ricevere una sanzione pecuniaria dal valore di ben 30mila euro. Come evidenziato dalle autorità stesse, poi, l’IPTV comporta anche un reato penale. In alcuni casi la sanzione massima può essere anche la reclusione in carcere per un periodo che va da un minimo di sei mesi ad un massimo di tre anni.