Chi nel 2020 non possiede uno smartphone? Qualunque sia la sua qualità, ognuno di noi ne ha uno. Che sia un Nokia 3310 (il quale ovviamente offre solo il minimo indispensabile ma ha una durata tale da poter rompere un pavimento piuttosto che “autodistruggersi”) o un IPhone o ancora, un Huawei. Ad ogni modo questo piccolo grande “mondo tecnologico” oggi è il nostro posto felice. Basti pensare che tutte le notti, prima di andare a dormire, lo utilizziamo per chattare oppure per navigare su Instagram, Facebook e via dicendo. Ma quanto questo può far male se messo in carica prima di assopirsi?
Smartphone in carica mentre si dorme: cosa comporta?
Stiamo parlando di danni recati al proprio smartphone, non alla propria salute. Infatti, lasciarlo in carica tutta la notte può diminuire l’efficienza della propria batteria.
ERRATO! Siamo o non siamo nel 2020?
Se prima le batterie potevano essere più soggette all’overcharging, adesso la composizione al litio permette di evitare questo spiacevole problema. Fortunatamente ormai anche i telefoni meno avanzati montano di default un chip per la ricarica intelligente. Tale capacità consente di bloccare il flusso di corrente nel momento in cui la batteria ha raggiunto il 100% di carica. Per poi riattivarsi quando sta per tornare al 99%.
Grazie a questa soluzione, anche se il telefono è collegato, si evita di eccedere nel flusso continuo verso la batteria.
C’è da dire però che, nonostante lo sviluppo precoce della tecnologia che va procedendo, il nostro smartphone può non essere più efficiente col tempo. In quali casi? Se esposti ad una fonte di calore o posti sotto al cuscino, essi vanno in sofferenza con le alte temperature.