Sul web ha iniziato a circolare la voce di un possibile addio alle connessioni lente e pericolose attualmente attive. La linea di terza generazione sarà la prima che probabilmente ci abbandonerà dopo la scoperta di tutta una serie di fattori che mettono a rischio l’esperienza di utilizzo. Velocità, servizi ma anche esposizione a radiazioni sono tra i punti fondamentali della nuova valutazione comune. Ma si tratta tutt’altro che di una scelta facile. Ecco a che punto siamo.
TIM e Vodafone hanno già guardato oltre il 3G. Con largo anticipo hanno iniziato a proporre le loro rispettive offerte 5G, ora concepite secondo le nuove direttive di sicurezza e gli standard tecnici a garanzia di massima velocità, copertura e bundle diversificati con accesso ad Internet Illimitato per il Mobile.
Operatori come WindTre ed Iliad si trovano però in difficoltà e nettamente indietro rispetto alla concorrenza. Nel caso del gestore francese sono in tanti ad affidarsi ancora al 3G Iliad in sostituzione di un 4G Plus a tratti imperfetto per copertura di rete. Un punto più in alto per il 3G Gratis di WindTre che fa da supporto ad un omogeneo network LTE che continua però a richiedere spese aggiuntive.
Per ambedue gli operatori si teme una invettiva da parte degli utenti che, secondo casi specifici, potrebbero decidere di abbandonare a causa dei problemi. I clienti Iliad potrebbe perderebbero il controllo della rete causa mancanza di segnale. Gli utenti WindTre, invece, non sarebbe da escludere l’ipotesi di aumenti alle tariffe per garantire massima qualità di rete.
Nonostante l’argomento sia centrale non è stato ancora deciso nulla. Prima di dire basta alla rete di terza generazione dobbiamo attendere il riscontro dei provider, attualmente impegnati a garantire un servizio ineccepibile nel periodo di quarantena per Coronavirus.