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Xiaomi lancia un cappello contro la calvizie, ecco come funziona

In questo pezzo vi parliamo di qualcosa di completamente diverso dal solito thread “Coronavirus”, poiché Xiaomi ha lanciato un interessante cappello contro la calvizie, creato in partnership con l’azienda Cosbeauty e finanziato attraverso una campagna di crowdfunding.

Quello che sembra un semplice berretto da baseball è stato annunciato come una soluzione rapida ed efficace contro la caduta dei capelli; dispositivo che favorisce la ricrescita del bulbo pilifero, tanto che la chioma dovrebbe tornare folta nel giro di 12 settimane dal primo utilizzo. Senza alcun ricorso alla chirurgia!

Dunque il cappello Xiaomi LLLT Laser Cap riesce in questo piccolo miracolo attraverso l’implementazione di un laser frazionato in 81 raggi per ottenere una copertura completa del cuoio capelluto. Casco che s’integra scomparendo senza dare segno di sé nel berretto da baseball in dotazione nel kit insieme a una lozione da applicare prima del trattamento.

 

Xiaomi lancia un cappello contro la calvizie, ecco come funziona

La genesi di questo cappello nasce da un’esigenza sociale che in Cina non era mai stata troppo contemplata.
Infatti la China Health Commission ha verificato in un’indagine che nel paese orientale la caduta dei capelli è frequente ogni quattro maschi adulti in età compresa tra i 20 e i 40 anni. E questa tendenza non è comune solo in Cina, ma anche all’estero.
Ecco il perché di questo berretto smart che pesa solo 210 grammi e si ricarica con un cavo USB dopo una giornata d’uso. Il laser generato dal casco può raggiungere con precisione le radici dei follicoli piliferi e riattivarli nel processo di crescita. Ovvio che Xiaomi non promette miracoli, ma l’azienda conferma dei risultati significativi contro la calvizie.

Non c’è alcun problema di certificazioni, visto che anche la restrittiva FDA americana lo ha avallato per il mercato statunitense.

Il prodotto è attualmente disponibile sulla piattaforma Xiaomi Youpin a 196 euro, ma per vederlo in Italia ci vorrà ancora un po’.
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Pubblicato da
D'Orazi Dario
Tags: Xiaomi