Presto il valore dei pagamenti digitali supererà quello delle operazioni in contanti, visto che il giro d’affari online sta avendo un tasso di crescita positivo del 18% ogni anno. E se il trend continuerà con questi numeri, entro il 2023 questo mercato dovrebbe aggirarsi sui 90 miliardi di dollari.
Il merito va allo sviluppo costante di nuove tecnologie e a una diffusione più capillare della connessioni internet, mentre lato utente si comincia a diffondere una best practice fondata su pagamenti smart convenienti che solo il mondo digitale riesce a garantire. Ovvio che il circolo positivo aumenta alla crescente adozione da parte degli esercenti, laddove però i numeri sono ancora relativamente bassi rispetto alla media UE.
Grazie al provvedimento noto come Payment Service Directive 2 e operativo da settembre 2019, i sistemi bancari integreranno sempre più le nuove tecnologie digitali tramite l’adozione di standard di autenticazione e sicurezza. I pagamenti online non avranno più bisogno di passare dal proprio istituto di credito, ma entreranno in gioco anche altri soggetti terzi autorizzati.
Alle banche è stato riservato un tempo di allineamento al provvedimento fino al 31 dicembre 2020, così che anche gli utenti possano familiarizzare con i nuovi processi di autenticazione, come ad esempio quello a due fattori. L’obiettivo è disincentivare l’utilizzo del contante e contrastare di conseguenza l’evasione fiscale. La pratica detta del “cashless” sta prendendo piede in tutto il mondo, mentre in Italia siamo ancora agli albori, ma il recente boom delle transazioni sotto i 30 euro con carte di credito contactless
lascia ben sperare.Grazie alle nuove tecnologie anche metodi come il mobile payment, l’eWallet o l’instant payment stanno prendendo piede con numeri incoraggianti; metodi che più sicuri che contribuiranno a dismettere l’uso dei contanti. Importante è anche la diffusione delle criptovalute, nate dall’implementazione di sistemi tecnologici e protocolli di autenticazione come l’ottima blockchain. Tale strumento permette di costruire una “sicurezza diffusa e scalabile” su tutti le tipologie di transazioni, siano moneta o solo informazioni all’interno della catena di blocchi. Un Report del World Economic Forum sostiene che entro il 2027 oltre il 10% del PIL mondiale poggerà sui principi della blockchain.
Anche qui l’evoluzione dell’eCommerce verso una gestione dei pagamenti, che consente all’utente di non dover interrompere la navigazione per completare un processo di acquisto online, sta avendo successo. In questo settore anche i social network faranno la loro parte, come già fatto da tempo in Cina con WeChat. In Italia presto le funzioni di pagamento via social saranno disponibili.