aggiornamento DVB-T2 ItaliaMolti italiani cercano una spiegazione all’improvviso blackout dei canali DVB attivi da sempre sul Digitale Terrestre. Si registra un malfunzionamento diffuso a tutta la programmazione attiva dai network locali e da quelli nazionali di RAI e Mediaset. Proprio quanto la TV stava diventando il solo modo per passare il tempo e tenersi informati sullo stato della pandemia arrivano i problemi.

In particolare i clienti della TV Digitale lamentano l’impossibilità di accedere alla programmazione dei canali RAI 1 HD, Canale 5 HD e molti altri. C’è qualcosa da sapere prima di contattare il tecnico per la TV. Ecco cosa sta succedendo.

 

DVB T2: italiani nel panico, che fine hanno fatto i canali della TV?

Problemi cui i possessori di Smart TV o nuove apparecchiature non vanno in contro. Si parla dei canali oscurati che non consento di accedere ad audio e video degli stream in trasmissione. Causa aggiornamento DVB T2 in parecchi hanno dovuto rinunciare alla visione dei canali in alta definizione. Sono disponibili soltanto i più classici RAI 1, Canale 5 ed Italia 1. Niente logo HD per i clienti che usano vecchi decoder o televisori non aggiornati.

Causa realizzazione del network 5G le attuali frequenze della rete televisiva stanno per essere progressivamente cedute alla rete Internet. La banda a 700 MHz ha già iniziato a dare segni di squilibrio in vista del piano che modificherà la qualità dei canali con l’alta definizione.

I clienti scoprono che sarà necessario cambiare decoder o TV in vista dell’ottimizzazione prevista nel biennio Giugno 2020 – Giugno 2022. Le società di telecomunicazioni hanno già previsto un piano per la verifica della compatibilità dei televisori con il codec HEVC pronto a sostituire l’attuale standard. I riferimenti essenziali si trovano ai canali 100 e 200 del Digitale Terrestre, dove è già possibile fare un test.

I possibili risultati sono chiaramente due: positivo o negativo. Se si ottiene spunta verde siamo a posto. In caso contrario, invece, dovremo prevedere qualche piccolo cambiamento.

Il decoder Gratis si ottiene presentando autocertificazione ISEE presso il rivenditore autorizzato che fornirà il consenso per un azzeramento spese fino ad un tetto massimo di 50 euro (reddito annuo inferiore a 20.000 euro). Lo stabilisce il nuovo piano di Governo per il libero accesso alla TV Digitale per le famiglie italiane.

L’altra ipotesi resta il cambio TV, la cui spesa resta a carico del cliente che sceglie volontariamente il dispositivo più adatto alle proprie esigenze. In questo caso andiamo sul sicuro in quanto i prodotti realizzati a partire dal 1 gennaio 2017 sono tutti compatibili con il DVB T2.

Articolo precedenteElite 4: la serie più vista su Netflix arriverà con nuove puntate?
Articolo successivoTIM, sono arrivate le eSIM: ecco tutte le novità delle schede virtuali