Una settimana dopo che Tesla ha dichiarato che avrebbe continuato le “normali” operazioni presso il Gigafactory in Nevada, la società ora prevede di ridimensionare la forza lavoro lì di “oltre il 75 percento“. Panasonic, che aiuta a fornire le batterie di Tesla in una sezione del Gigafactory, ha sospeso le sue operazioni la settimana scorsa.
Tesla ha già messo in pausa alcune operazioni non essenziali in fabbrica e sta incoraggiando i dipendenti a lavorare da casa, se possibile. Il che ha “significativamente” ridotto il numero di persone che si presentano al lavoro ogni giorno.
Tesla sta adottando delle misure di sicurezza mirate a non diffondere il virus
Tesla sta adottando una serie di misure per ridurre la possibilità di diffondere il nuovo Coronavirus tra i dipendenti che continueranno a lavorare. La società chiuderà alcuni ingressi ed eseguirà dei controlli alla temperatura delle persone agli ingressi che rimangono aperti. Sarà richiesto all’entrata il disinfettante per le mani. I lavoratori dovranno stare a un metro di distanza, anche nella mensa, dove la compagnia avrà una sola sedia per tavolo. Anche le postazioni di lavoro verranno disinfettate due volte per turno.
Giovedì, Tesla ha confermato che due impiegati si sono rivelati positivi al COVID-19, ma non ha specificato dove si trovavano quei lavoratori. La società ha dichiarato in una e-mail interna che i dipendenti “avevano lavorato da casa per quasi due settimane” prima di essere risultati positivi.
È da ricordare che Elon Musk ha donato di recente 12.000 respiratori polmonari per aiutare gli ospedali della California.