Su WhatsApp ormai si sa, la circolazione di fake news o catene non conosce crisi. Negli ultimi giorni è la volta della musica con tecnologia audio in 8D, salutata dai più come una novità rivoluzionaria che permette un livello di percezione superiore in ascolto, quando in realtà è un metodo vecchio di anni.
Sul web e in altri archivi ne sono state rinvenute tracce anche negli anni ’80, quando si cercava di dare una sfericità al suono e si parlava di tecnologia in olofonia. L’audio in 8D non è una vera e propria scoperta, e tuttavia manipola la fonte di emissione del suono per far sì che il nostro cervello non riesca a capire da dove provenga.