Molti utenti hanno lamentato, nel corso dei mesi, di essere stati vittime di tentativi di raggiri e truffe da parte di call center, che si spacciavano per rappresentanti dei maggiori operatori telefonici italiani.
Le circostanze verificatesi hanno poi indotto gli utenti in questione a denunciare tali soprusi. Inoltre, spesso le registrazioni effettuate durante la chiamata venivano “ritagliate” ad arte creando poi una conversazione ex novo che non era mai esistita. Questo al fine di far risultare che il cliente avesse espresso consenso per l’attivazione di determinate promozioni o offerte.
Call Center, occhio all’inganno di chi si finge responsabile Tim, Wind, 3 e Vodafone
Per quanto risulti difficile andare a riconoscere se si tratti di un impiegato dell’operatore stesso o di un truffatore che si finge tale, può essere adottata una serie di accorgimenti per poter arginare il fenomeno. O quantomeno, cercare di non cadere in trappola.
Uno dei migliori consiste nel non rispondere mai affermativamente o negativamente con semplici “sì” o “no”: sarebbe preferibile usare formule più lunghe, che non possano essere fraintese o riacconciate per esprimere qualcosa che non si è invece detto.
In aggiunta, sarebbe preferibile che non si lasciassero dati personali o recapiti a chiunque si trovi dall’altra parte della cornetta. Potrebbero essere utilizzati dai malfattori per addebitare i costi di offerte cui non si è mai aderito.
Massima attenzione anche alle mail: come abbiamo sempre ribadito, i tentativi di phishing passano soprattutto attraverso questi due canali. Benché si tratti di tentativi meno frequenti da parte di cybercriminali che parlino a nome degli operatori, risultano comunque possibili, e pertanto è necessario cautelarsi.