In questo periodi di quarantena e restrizioni imposte dal Governo, le utenze si presenteranno inevitabilmente più salate. Passiamo molte più ore in casa rispetto al mese di febbraio e vedremo aumentare i consumi di luce, acqua e gas. È importante sottolineare subito che le bollette andranno pagate. L’emergenza non prevede nessun tipo di agevolazione relativa alle utenze.
Lo Stato ha deciso di venire incontro, dal punto di vista economico, a determinate fasce della popolazione e agli abitanti di alcune zone geografiche del paese. L’Arera ha evidenziato come i bonus sociali, spesso per disinformazione, non raggiungono le famiglie che ne avrebbero diritto. Vediamo quindi quali nuclei familiari possono usufruire di tali sconti e del bonus sociale.
I Bonus per Luce
, Acqua e Gas sono dei sussidi che spettano a nuclei famigliari poveri, composti da molti membri o con persone afflitte da alcuni tipi di malattie. Per ottenere tali bonus servirà un ISEE che non superi gli 8.265 euro. Per chi ha almeno 4 figli a carico invece, non deve superare i 20.000 euro. Ne hanno diritto anche le famiglie che al loro interno comprendano individui afflitti da malattie curabili con apparecchi elettromedicali (macchinari a corrente elettrica), per restare in vita.I bonus in questione, con scadenza compresa tra il 1 marzo 2020 e il 30 aprile 2020, per gli aventi diritto l’Autority concede una proroga di 60 giorni, fino al 30 giugno 2020. Ci sarà tutto il tempo per richiederli quindi, con un unico modulo che conterrà tutte e tre le utenze. Come detto in precedenza le utenze andranno pagate tranne per chi rientra nei parametri del bonus sociale. È fatta eccezione, causa emergenza da coronavirus, per i comuni dell’ex zona rossa di Lombardia e Veneto. Per i comuni di queste due regioni è stata decisa la sospensione totale relativa al pagamento di luce, acqua, gas e rifiuti. E questo ci sembra assolutamente il minimo, data l’immane tragedia che queste due regioni del nord, più di tutti, stanno affrontando e combattendo.