Da quando l’Italia è entrata in uno stato di emergenza sanitaria, i dispositivi di protezione individuale sono andati esauriti nei negozi fisici come anche in quelli online.
Presi dal panico e dall’esigenza di acquistarne il prima possibile, molti utenti hanno optato per le soluzioni più economiche e più immediate, che però non sempre corrispondono a quelle più corrette da utilizzare.
In effetti, non tutte le mascherine riescono a proteggere allo stesso modo. Alcune, infatti, sono utili solo a non infettare le persone circostanti, ma non forniscono alcuna protezione a chi le indossa. Altre, invece, consentono un filtraggio a favore sia di chi porta la mascherina sia delle persone che vi stanno attorno.
Ecco dunque qualche consiglio su quali siano i modelli da preferire.
Mascherine da Coronavirus: ancora troppi errori, ecco quali scegliere per essere protetti davvero
Fondamentalmente, bisogna partire con un dato di fatto: esistono 3 tipologie di mascherine con cui si vedono circolare i cittadini in questo periodo. Due di queste risultano inefficaci a contrastare un’eventuale infezione del virus, e sono la mascherina antipolvere e la mascherina chirurgica.
La mascherina antipolvere è inutile sia nel prevenire che si contagi qualcuno sia a proteggere se stessi.
La mascherina chirurgica (detta così per via del proprio campo d’applicazione) serve appunto ad evitare che i liquidi provenienti dalle cavità nasale e orale del medico, durante le operazioni chirurgiche, possano infettare il paziente. Servono, laddove si abbiano sintomi, per proteggere le persone circostanti, ma non per proteggere se stessi. Ma dal momento che bisogna restare a casa laddove si presentino sintomi compatibili con quelli dell’infezione da coronavirus, a rigor di logica non si dovrebbero vedere in giro persone circolare con queste mascherine.
Le uniche mascherine realmente protettive per sé e per gli altri sono i modelli FFP2 e FFP3, ossia le cosiddette mascherine filtranti.
Per mezzo di una guarnizione, esse vanno a bloccare sia l’esalazione che l’inalazione delle secrezioni respiratorie, impedendo così al virus sia di essere espulso ed infettare le persone con cui si entra a contatto sia di essere contratto dalla persona stessa.