Quando gli utenti scelgono di abbandonare la retta via per perdersi nella cosiddetta “selva oscura” dantesca, sanno di poter andare incontro a determinate problematiche. Sembra essere questa la miglior metafora che descrive il passaggio di diversi utenti dal normale abbonamento pay TV alla pirateria. L’IPTV sembra essere la massima espressione di tutto ciò ma lo Stato ha cominciato a rispondere per le rime.
Le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli negli ultimi mesi, e proprio qualche settimana fa oltre 220 individui sono stati beccati.
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I controlli effettuati durante le ultime settimane hanno portato a scovare oltre 200 persone con un abbonamento pirata. Quest’ora saranno costrette a pagare una multa
che va da 2000 a 25.000 € e a consegnare tutti i dispositivi utilizzati per la visione. Inoltre è stata disposta per qualcuno anche la reclusione.“Per fortuna viviamo in un paese civile, in cui chi sbaglia paga. Complimenti alla Guardia di Finanza e all’Autorità giudiziaria per il grande risultato conseguito con questa operazione – ha dichiarato De Siervo, ad della Lega Serie A-. Da mesi La Lega Serie A ha dichiarato guerra alla pirateria perché è un fenomeno criminale alimentato spesso da utenti inconsapevoli del reato che stanno commettendo e delle gravi conseguenze cui vanno incontro. Oggi, per la prima volta, sono stati denunciati oltre duecento consumatori finali, questo fatto rappresenta una svolta epocale nella lotta contro questa piaga, a tutela di tutti i club e dei tifosi che onestamente si abbonano per seguire le partite del nostro campionato”