Il web è il covo di sanguisughe pronte ad ogni costo a succhiare il sangue delle proprie vittime. Sto parlando dei truffatori che, ancora una volta, ne approfittano per svuotare le tasche della povera gente ingenua. Questo è il caso dell’home banking, in cui gli hacker cercano spessissimo di racimolare i conti correnti, da quelli bancari a quelli delle card prepagate come le PostePay. Essendo queste ultime in voga specialmente in Italia, i ladri hanno in tal modo un terreno fertile e sicuro su cui lavorare. Proprio così, essi attaccano in particolar modo le PostePay per la loro ampia diffusione. In che modo? Tramite gli attacchi phishing e smishing.
Non c’è molta differenza tra phishing e smishing: la tecnica di frode è la stessa ma cambia il mezzo. La prima si riferisce alla mail, nonchè il mezzo con cui arriva la truffa. La seconda invece avviene tramite SMS.
Nonostante Poste Italiane sia sempre attenta alla privacy e alla sicurezza dei propri clienti, i criminali hanno ad ogni modo già attaccato il proprio bersaglio. Questo ha portato le vittime a denunciare alle autorità la sospetta mancanza monetaria dai loro fondi economici.
Poste Italiane ha così cercato una soluzione per fermare la frode. Attraverso i token per la sicurezza è possibile farlo. Come? Tramite l’autenticazione a due fattori. Con questi infatti, si può sfuggire dalla trappola dei malfattori. Vi è inoltre una funzione aggiunta che permette, tramite app, di avvertire i consumatori con un SMS qualora questi prelevassero dalla carta.