C’è qualcosa che non va con alcune SIM a marchio TIM, WindTre e Vodafone. La situazione puzza di truffa lontano un miglio. Per rispondere alla domanda che molti si stanno facendo (“Che fine hanno fatto i miei soldi?“) scomodiamo l’intervento del Presidente neo-eletto di ASSOCSP. In un suo intervento introduce l’azione dei cosiddetti VAS, acronimo con cui si indicano i cosiddetti Servizi Digitali a Pagamento. Non sono altro che soluzioni Premium per ottenere alcuni vantaggi e verso cui si sono descritte le dinamiche di trasparenza. In questo modo potremo avere il controllo sul credito residuo del nostro piano mobile scegliendo opportunamente.
Molta confusione attorno ai servizi che forniscono giochi, oroscopo, pillole tech o sportive. Potrebbe esserci anche altro ma in ogni caso il risultato è sempre lo stesso. Il conto telefonico della nostra SIM Ricaricabile
viene dilapidato senza troppi complimenti. Ovviamente non attiveremo mai volontariamente un piano in abbonamento ed infatti lo facciamo inconsciamente con un click di troppo su un banner pubblicitario.Rispetto agli operatori virtuali ed allo stesso Iliad, infatti, i gestori più famosi in Italia non offrono il blocco automatico dei servizi a sovrapprezzo. Dobbiamo essere noi a richiedere manualmente la loro disattivazione. Lo facciamo, come indicato dal Dott. Mercurio, tramite uno dei servizi messi a disposizione dal Garante per le Comunicazioni (AGCOM) che nella sua informativa “Codice di condotta per l’offerta dei servizi Premium” indica i seguenti strumenti essenziali:
Chi procede all’inoltro della segnalazione entro 6 ore dall’ultimo addebito sul credito riceve il rimborso completo. In tutti gli altri casi si ha comunque la certezza di non essere più infastiditi e derubati grazie al blocco permanente che segue la richiesta di disattivazione prevenuta tramite uno dei canali precedenti.