La scelta della mascherina contro il Coronavirus non è da affidare al caso. Nel corso di queste settimane molti hanno ripiegato su soluzioni fai da te. Online la disinformazione ha viaggiato sulla base di considerazioni di persone che hanno confermato ancora una volta tutta una serie di fake news.
C’è chi si è ingegnato costruttore di soluzioni home-made fatte di carta forno ed addirittura di reggiseni opportunamente modificati per risultare comodi da indossare. Nulla di efficace. Ma anche nel contesto dei dispositivi di protezione individuale certificati e professionali si cade in fallo. Molte mascherine non idonee sono soltanto un placebo. Causa ansia e paura si rischia di sbagliare.
Questa guida alla scelta è essenziale per scegliere opportunamente i DPI più opportuni al caso. Nel frattempo è bene limitare le uscite all’essenziale prevenendo il contagio sulla base dei consigli diramati su Internet, in radio ed ai TG. La Protezione Civile, nel frattempo, ha creato anche una nuova applicazione da usare come riferimento per tracciare la portata dell’infezione.
Mascherina Coronavirus: scoperte le soluzioni per filtrare gli agenti virali che ci fanno ammalare
La curva del contagio pare abbia raggiunto il picco. Ciò significa che l’azione della quarantena sta sortendo l’effetto sperato. Come accaduto in Cina, infatti, il numero di contagi si mantiene stabile e tende ora a diminuire. Ma non bisogna commettere l’errore di considerarsi totalmente fuori pericolo. Per le uscite di casa necessarie è ancora obbligatorio usare mascherine e guanti monouso.
In relazione alle opzioni di filtro per le microparticelle è bene scegliere con oculatezza.
La mascherina antipolvere, comunemente usata in ambito edilizio, è inefficace contro il Coronavirus. Le sue particelle, infatti, sono millesimali e riescono ad oltrepassare la barriera anche per componenti multistrato.
La versione chirurgica, allo stesso modo, non è concepita per bloccare le nanoparticelle del virus. Utile in campo medico per bloccare le infezioni esterne per contatto di fluidi ma totalmente inerti di fronte a questo nuovo caso. Servono per proteggere le persone nei dintorni nell’ipotesi in cui si abbia riscontro positivo sulla malattia, ma non noi se stessi.
La mascherina FFP2 – FFP3, invece, fa proprio al caso nostro. Provvista di apposito sistema avanzato di filtro blocca l’inalazione delle microparticelle impedendo al virus di passare. La guarnizione, adeguatamente predisposta, espelle la componente dannosa evitando il contatto diretto con gli agenti patogeni. Preserva quindi lo stato di salute di tutte le persone, noi compresi.