In questo periodo di emergenza hanno spopolato le applicazioni utili allo smart-working e l’e-learning, in grado di erogare servizi di video-call e condivisione di materiale, tra cui proprio Zoom.
Zoom è una applicazione creata per effettuare videoconferenze e dirette live e a seguito della pandemia, ha avuto un enorme incremento di utenza, dovuto proprio all’incredibile aumento di lavoratori e studenti che hanno iniziato a svolgere le proprie attività da casa.
La tanto discussa app ha preso i riflettori di un inchiesta a causa di alcuni problemi di sicurezza che la stanno martoriando.
Hackeraggi e Zoom Bombing
L’applicazione di per se non godeva di buona fama tra gli utenti, infatti in molti non si fidavano della condivisione dei dati personali con Facebook, poi sono arrivati i primi hackeraggi.
Infatti i malintenzionati hanno hackerato le varie videoconferenze e iniziato a diffondere in diretta video immagini violente, con contenuti poco gradevoli e illegali, lo “Zoom Bombing”
Ovviamente l’applicazione ha iniziato ad essere bersagliata da numerosissime segnalazioni in rete, di cui la più recente e gravosa è quella inerente la University of Texas, ad Austin, la quale durante una videoconferenza organizzata dall’Herman Sweatt Center for Black Males, in favore degli studenti afroamericani, ha subito un attacco sotto forma di immagini razziste inserite appositamente.
Proprio a causa di questi sviluppi, l’FBI e il procuratore generale di New York hanno deciso di aprire un’inchiesta, analizzando i problemi di cui soffre l’applicazione e intimando, all’azienda che la gestisce, di risolvere la più presto le falle di sicurezza presenti nella piattaforma.
Un duro colpo per Zoom, che proprio in questo periodo stava prosperando, con un valore in borsa pressoché raddoppiato, ora non resta che aspettare i prossimi aggiornamenti della piattaforma, sperando che i programmatori rimuovano tutte le falle nella sicurezza.