L’app è diventata piuttosto conosciuta ed utilizzata nelle ultime settimane, poiché luoghi di lavoro, scuole, famiglie, amici la stanno usando per incontrarsi senza uscire di casa rispettando i limiti necessari in questo periodo d’emergenza. Allo stesso tempo, ha dovuto affrontare una serie di polemiche relative alla politica sulla privacy. Problemi tra cui un bug che permetteva agli utenti di essere spiati attraverso la loro webcam e l’invio delle informazioni a Facebook.
In seguito alle preoccupazioni manifestate dagli utenti, Zoom ha aggiornato la politica sulla privacy per garantire il totale rispetto della privacy dell’utenza. Nell’introduzione ai nuovi aggiornamenti, il responsabile legale Aparna Bawa ha dichiarato che la società intendeva enfatizzare una serie di politiche chiave. Hanno innanzitutto precisato che i dati sono al sicuro, non vengono venduti né c’è l’intenzione di farlo. Tra l’altro gli aggiornamenti delle politiche non sono stati cambiamenti radicali. Le normative erano già volte al rispetto della nostra privacy ma con i nuovi aggiornamenti l’informativa sulla privacy è più chiara, esplicita e trasparente.
I nuovi aggiornamenti affrontano specificamente le preoccupazioni di alcuni utenti che le conversazioni condotte tramite l’app potrebbero essere archiviate. Zoom afferma che, a meno che un host non scelga di registrare una riunione, qualsiasi video non risulterà archiviato. Nel caso in cui si registri una chiamata, tutti i membri della chat ricevono una notifica e possono decidere di uscire.
Gli unici dati che la compagnia è in grado di raccogliere sono necessari per fornire il servizio Zoom, come le informazioni di base incluso il dispositivo su cui si trova un utente. Si è impegnata a non raccogliere dati non necessari e ha anche affermato ancora una volta che non li avrebbe estratti o venduti. Zoom ha infine dichiarato che “nessun dato relativo all’attività degli utenti sulla piattaforma Zoom – inclusi contenuti video, audio e di chat – viene mai fornito a terzi a scopi pubblicitari”.