C’è una grande confusione per quanto riguarda il mondo delle auto Diesel. Un’accesa demonizzazione convince i clienti italiani al passaggio verso l’auto elettrica. Governi ed ambientalisti promuovono il cosiddetto trend della eco-mobility sulla base (però) di considerazioni iniziali fortemente contrastanti.
C’è chi pensa che l’inquinamento generato dai propulsori elettrici non sia nemmeno lontanamente vicino a quello creato da una corrispettiva vettura a gasolio. Purtroppo si entra in un contesto in cui l’opinione personale non ha valore. Contano gli ultimi fatti, basati su analisi di laboratorio che confermano un comune timore generalizzato: niente addio diesel. A quanto pare queste auto sono migliori delle elettriche almeno da punto di vista dell’inquinamento.
In vista di una ottimizzazione dei processi spunta anche il motore H2, vero promotore di una annunciata rivoluzione che stravolgerà completamente il mondo delle automobili. Ma forse è ancora troppo presto per parlare di questo. Lo scopriremo più avanti nel corso di questo articolo.
Auto Diesel ingiustamente declassificate: il motore elettrico non è ancora al top ma arriva una nuova versione
Partiamo con una semplice constatazione dei fatti basata sul confronto fatto dal CES-IFO di Monaco di Baviera tra una Mercedes C220d ed una lussuosa e fiammeggiante Tesla Model 3. Al banco di prova sono stati questi i valori di CO2 uscenti:
- Mercedes: 142 grammi di biossido per Km
- Tesla: 165 grammi di CO2 per chilometro
Com’è possibile? Di per sé l’auto elettrica dell’americana Tesla produce effettivamente meno particelle nocive. Il fatto è che la fase di produzione della batteria impiega ancora combustibili fossili in fabbrica. Nel complesso (e considerando una vita media dei supporti pari a 10 anni), quindi, possiamo dire che il Diesel fa meglio dell’elettrico già a partire dalla messa in strada. Per il motore a combustibile si conferma dunque una schiacciante vittoria: Durerà poco perché arriva un motore misterioso.
La tipologia di propulsore H2 è in fase di studio presso i grandi costruttori come Toyota. La società sta mettendo a punto il cosiddetto motore ad idrogeno la cui rampa di lancio potrebbe essere il prossimo 2030. In effetti si sarebbe già pronti ad una distribuzione su scala globale ma occorre perfezionare alcuni parametri e provvedere all’installazione dei punti di ricarica.
Felix Gress di Continental descrive questo nuovo ritrovato dell’automotive come la soluzione a tutti i nostri problemi di autonomia ed inquinamento. Con una ricarica da appena 5 minuti si riempie il serbatoio e si percorrono migliaia di chilometri nel rispetto dell’ambiente. Una vera e propria rivoluzione che non tarderà ad arrivare in Italia come nel resto del mondo. Dovremo attendere ancora un pochino ma le prospettive sono decisamente esilaranti.