Riuscire a rubare il PIN di una carta di credito o di una prepagata Mastercard non dovrebbe essere così semplice. Eppure (purtroppo) lo è. I ladri riescono ad ottenere il codice segreto con estrema facilità passando per i cosiddetti POS, macchinari abilitati all’uso della tecnologia contactless che usiamo ogni giorno, ad esempio, per pagare la spesa.
A segnalare la nuova truffa è stato un utente che ha diffuso la sua esperienza su Facebook. Bisogna stare parecchio attenti dopo questa nuova importante notifica di avvertimento. Ecco come potrebbe succedere.
PIN rubati dalle carte di credito e dalle prepagate
Furto dati e PIN. Tutto molto semplice per gli hacker. Ormai da tempo è possibile contare su un sistema di pagamento wireless immediato e comodo. Si usa la carta di credito o un altro tipo di supporto abilitato e riconosciuto dal circuito postale o bancario. Il tutto senza sapere che esistono dei rischi seri con in primis la sicurezza.
I malintenzionati possono utilizzare un POS portatile altrimenti conosciuto come point of sale mobile. Questo marchingegno consente di duplicare la carta di credito tramite un sistema senza fili che legge i dati della carta. Un portafogli sprovvisto di un sistema di sicurezza anti-ladro (NFC Blocker) consente di fare passare il debole segnale del chip che una volta letto consente di registrare le informazioni sensibili contenute al suo interno. Per importi di spesa inferiori ai 25 euro non c’è bisogno di autorizzazione al pagamento.
Sfruttando tale tecnologia, di fatto, è possibile fare dei prelievi a distanza ravvicinata senza fare sospettare nulla. Con più transazioni la carta è svuotata del tutto nel giro di pochi minuti. Il pericolo è che ci si ritrovi senza un soldo. Situazione che si aggrava se non si è provveduto ad attivare le notifiche SMS che riportano eventuali movimenti strani.
Consigliamo di utilizzare delle card NFC che bloccano il segnale eventualmente un nuovo portafogli munito di una speciale tecnologia anti-lettura. Online e nei negozi se ne trovano di tutti i tipi con una spesa che difficilmente supera le 20 euro per un modello base economico.