Il problema non è da imputare a mancanze da parte degli operatori telefonici del nostro paese, quanto proprio allo standard 4G in sé, da tempo è stata infatti scoperta una falla che in nessun modo può essere colmata dalle aziende che sfruttano tale tipo di connettività. L’unica speranza è di passare presto al 5G, ritenuto decisamente più sicuro, almeno sotto questo specifico punto di vista.
Stando a quanto confermato dal report aLTEr Attack, raggiungibile a questo link, la falla sarebbe diffusa in tre protocolli diversi, ciò la porterebbe ad essere completamente incolmabile. Va specificato, ad ogni modo, che per essere utilizzata dai malviventi sono necessari attrezzature costose
, una grande capacità e vicinanza con la vittima (non è un bug sfruttabile proprio da tutti).Questi permetterebbe di creare una finta antenna, una sorta di hotspot fittizio, a cui lo smartphone andrebbe a collegarsi pensando di essere connesso ad un ripetitore “reale”. Essendo invece gestito dal malvivente, ciò gli permetterebbe di accedere a tutti i dati salvati sul dispositivo, alle password, e sopratutto ad ogni altra informazione digitata in tempo reale.
Il rischio c’è, e non va trascurato, ma è anche vero che noi utenti finali possiamo fare davvero poco per proteggerci da una situazione di questo tipo. Non possiamo che invitarvi sempre alla massima attenzione.