Sempre più utenti sono online su Internet, ora unico luogo di conforto nel lungo periodo di quarantena. Nel corso di queste ultime settimane sono tornate in voga applicazioni e piattaforme precedentemente passate in secondo piano. Soluzioni per Smart Working, WhatsApp, Telegram, Messenger e videogiochi multiplayer online molto pesanti si usano per riempire i vuoti delle nostre giornate in isolamento.
La maggior parte degli italiani sta rispettando le misure restrittive imposte dai Decreti Governativi. Trovano conforto nell’uso delle app più famose per rimanere in contatto e passare il tempo. Fortnite insieme a Zoom e Skype rappresenta una delle soluzioni più gettonate. Ma questo, come molte altre app, sta provocando un sovraccarico di rete.
TIM, WindTre, Vodafone, Iliad e gli adiacenti operatori virtuali sono stati costretti a potenziare la rete nel rispetto delle disposizioni del nuovo Decreto Cura Italia. L’ottimizzazione risponde bene agli stimoli. Ma quanto potrà durare? Ce la farà la rete a reggere l’immensa quantità di dati in uso dagli utenti in questo periodo? Risponde la ministra per l’innovazione digitale Paola Pisano.
Internet KO: le reti italiane sono al collasso
Internet addio. Due parole veramente pesanti in un’epoca in cui l’unico mezzo per evitare una pandemia psichica resta lo smartphone. Il ruolo centrale per la lotta alla noia ed alla psicosi resta è di fatto incentrato sulla rete. Con lo scopo di intrattenere quanti più utenti possibili online si è ricorsi ad ogni mezzo. Società come Amazon e Google hanno di fatto limitato la qualità dei video. Facebook, dal canto suo, ha imposto il paletto ai video condivisi mentre altre compagnie hanno proseguito sulla stessa linea.
Al momento la situazione è stabile e non è possibile parlare di down Internet. Ad ogni modo, gli speed test mobile ed a casa dimostrano una decisa rimodulazione della velocità massima. La ministra Pisano ha risposto così ad una intervista in presa diretta su Sky TG 24:
“Il collasso della rete non dovrebbe accadere, è molto difficile… tecnicamente ci sono tutti i mezzi per non far collassare il web”.