Sono passate settimane e settimane dalla scoperta del Coronavirus. La maggior parte delle persone, prese dalla foga e dalla paura, hanno svuotato gli scaffali da ogni gel e soluzione disinfettante. Così, la Adp Idrosteril di Peschiera Borromeo, azienda creatrice della tecnologia Aersteril sta giungendo velocemente ad una nuova soluzione. Quale? Ci riferiamo ai raggi ultravioletti UVC.
UVC: quali vantaggi ci offre la nuova “pulizia” a raggi ultravioletti
È un trattamento rapido, non inquina e può essere un prezioso alleato per ospedali e case di riposo. Marcella Dal Miglio, titolare dell’azienda, ci racconta: “La tecnologia Aersteril utilizza i raggi UVC, una gamma di ultravioletti a corta lunghezza d’onda. Ci sono studi scientifici che dimostrano l’alto potere sterilizzante. Tant’è che si usano per sterilizzare sale operatorie, sanificare le condotte dell’aria condizionata, dove si annidano virus e batteri, acqua e superfici di ogni tipo attraverso delle lampade a raggi ultravioletti. Cinquant’anni fa mio zio ha progettato Aersteril. Negli anni ’60 veniva usata nelle scuole di Milano per proteggere i bambini dalle malattie virali”.
Aggiunge poi: “Ho costruito un armadio dotato di lampade a raggi UVC per uccidere il virus e una fonte di ozono che serve a penetrare i tessuti. Il prototipo lo voglio regalare all’Ospedale Sacco, ma tutto il personale che è in trincea ne avrebbe bisogno. Basta posizionare mascherine e camici sui ripiani, accendere l’interruttore in cinque minuti è tutto sterilizzato. I prodotti chimici che oggi vengono usati in modo massiccio per sterilizzare stanno finendo nell’ambiente. Dunque dopo l’emergenza dovremo occuparci anche dell’inquinamento”.
Insomma, il futuro e il progresso ci offriranno sempre più possibilità per contrastare il virus pandemico.