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I malfattori devono avere una fantasia incontrollata per poter attuare così tante truffe studiate per derubare il prossimo. Questa volta non si parla di truffa online, di phishing o di hacking ma di una vera frode alla propria automobile. Tale furto ha un nome ed è chiamato “Truffa delle bottiglietta di plastica”.

I malviventi avevano dato un periodo di tregua alle vittime future evitando tale azione illegale, ma ben presto questi sono tornati a colpire più forti e in maniera più organizzata di prima.

Bottiglietta di plastica nella ruota: come organizzano la frode i ladri

La scelta dei malfattori è una tecnica molto utile: non usando la stessa truffa per un po’, le persone hanno dimenticato l’esistenza di una frode simile. Così queste, ignare, cadono nello stesso tranello su cui la volta prima altre erano già inciampate.

La truffa della bottiglietta di plastica dunque non è una novità, ma ha comunque coinvolto moltissime vittime prese da un momento di distrazione.

La vicenda si sviluppa così:

siamo in un parcheggio davanti alla nostra macchina. Apriamo la portiera, ci adagiamo sul sedile e giriamo la chiave per partire. Proprio nell’istante in cui l’accendiamo e iniziamo le manovre, ecco che udiamo un rumore insolito. A quel punto, incuriositi e insospettiti, usciamo dal veicolo per controllare da cosa sia nato quello strano suono.

Da questo momento non è più possibile tornare indietro. Il ladro avrà libera entrata nella macchina lasciata in parte incustodita, salirà sull’auto e se ne andrà col suo bottino. Nel frattempo noi avremo scoperto la causa del rumore che appunto è la bottiglietta incastrata tra il parafango e la ruota, ma non avremo più nessuna macchina.

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