Zoom ha annullato l’aggiornamento con le nuove funzionalità e si concentrerà invece sulla sicurezza e il rispetto della privacy. Il fondatore e amministratore delegato dell’azienda Eric Yuan si è scusato con gli utenti dopo una serie di problemi riscontrati.
Yuan ha delineato un piano per migliorare la sicurezza dell’app entro i prossimi 90 giorni. Ha ammesso che l’app ha lottato con il vasto numero di nuovi utenti dovuti a questo periodo d’emergenza. L’azienda non aveva previsto un tale successo. “A partire dalla fine di dicembre dello scorso anno, il numero massimo di partecipanti giornalieri, sia gratuiti che a pagamento, su Zoom era di circa 10 milioni. A marzo abbiamo raggiunto oltre 200 milioni di utenti al giorno” ha dichiarato Yuan in un post sul blog. Oltre a un rapido aumento dell’utilizzo della piattaforma, l’attenzione è ricaduta su una serie di bug di sicurezza e privacy all’interno dell’app.
Zoom si impegnerà per risolvere i problemi relativi alla privacy, accantonati per ora i progetti sulle nuove funzionalità
Supportare l’arrivo di così tanti nuovi utenti è stata una’impresa e Yuan ha riconosciuto che la piattaforma non ha rispettato a pieno le normative di sicurezza. Tra i problemi c’è la possibilità fornita da Zoom di lasciare le riunioni aperte a chiunque a meno che non siano bloccate dall’host. Ciò ha costretto l’azienda a pubblicare una guida online su come proteggersi durante le chiamate.
Gli esperti di sicurezza informatica hanno anche sollevato preoccupazioni in merito alle pratiche di Zoom in passato, come i difetti precedenti e le funzionalità ora modificate, incluso uno strumento che ha permesso agli host delle riunioni di verificare se altri partecipanti cliccano su un’altra finestra sullo schermo durante la chiamata. Inoltre, sono state rilevate attività di hackeraggio delle webcam. “La trasparenza è sempre stata una parte fondamentale della nostra cultura”, ha affermato Yuan. “Mi impegno a essere aperto e onesto riguardo alle aree in cui stiamo rafforzando la nostra piattaforma e alle aree in cui gli utenti possono prendere le proprie misure di sicurezza per proteggersi.”