La fake news che correla la diffusione del Coronavirus all’infrastruttura 5G continua in questi giorni a dilagare in Rete. Ma se le teorie fantasiose e false rimangono relegate alla stupidità del web va anche bene, quando invece dalle parole si passa agli atti vandalici allora c’è da preoccuparci. E non parliamo di una bravata nel commentare l’incendio di alcune torri antenne del 5G nel Regno Unito, evento doloso ripreso da moltissimi smartphone e pubblicato su Youtube.
Oltre un milione e 300mila persone sono state contagiate, più di 73 mila sono morte, ma non si può per questo abbandonarsi ad alcune teorie prive di fondamento scientifico che attribuiscono al 5G un effetto d’indebolimento delle difese immunitarie di chi ne è esposto al virus. Di altre neanche vi parliamo per senso di decenza.
Su Youtube sono stati scovati numerosi video che diffondevano notizie false, e uno di questi riprendeva un ex dirigente di una compagnia telefonica inglese che sosteneva che i test per il 5G erano utilizzati per diffondere il virus. Un gruppo di persone ha sposato questa tesi tanto da vandalizzare e incendiare oltre 20 torri per la trasmissione 5G in tutta la Gran Bretagna.
Tra il plauso di chi sostiene queste false teorie, il governo britannico sta cercando di porre un freno alla diffusione delle fake news contattando i principali aggregatori di notizie sul web. A tal proposito una fonte del Guardian sostiene che Facebook, WhatsApp, YouTube e Twitter sono state contattate per frenare la diffusione delle bufale.
Intanto il direttore del Sistema sanitario inglese Stephen Powis ha definito queste notizie “spazzatura, il peggior tipo di fake news. Le reti di telefonia mobile sono fondamentali per tutti noi, e sono utilizzate dai servizi di emergenza e dagli operatori sanitari. Sono disgustato dal fatto che le persone agiscano contro la stessa infrastruttura di cui abbiamo bisogno per rispondere a questa emergenza sanitaria“.
Dello stesso avviso il sindaco di Liverpool, Joe Anderson, che ha ricevuto minacce di morte per aver affermato che “la suggestione che il Covid-19 sia in qualche modo legato al 5G è palesemente al di là della credibilità, assolutamente bizzarra“.