La crisi sanitaria da Coronavirus che sta coinvolgendo tutto il globo ha condotto i diversi Paesi dello stesso a fare affidamento a nuove tecnologie, come ad esempio i satelliti. Al fine di monitorare la situazione nei modi migliori e più precisamente possibili, l’Italia si è lanciata nell’opportunità di utilizzare a proprio vantaggio il programma europeo Copernicus grazie al quale è possibile “mappare le strutture sanitarie, gli spazi pubblici e monitorare gli assembramenti di persone in concomitanza dei luoghi di ritrovo” come affermato dal Commissario Europeo per la Gestione della crisi Janez Lenarcic.
Il Bel Paese, dunque, si aggiudica l’onore come primo in UE, ma precisiamo che la stessa tecnica è già in utilizzo anche in Russia, Stati Uniti, Brasile e la Nigeria: ecco i dettagli.
L’Italia adopera i satelliti per monitorare l’andamento del Coronavirus, ecco in che modo
Grazie alle immagini dei satelliti in grado di immortalare accuratamente le aree a rischio e quindi individuare preventivamente dei possibili focolai o luoghi in cui allestire ospedali temporanei, la Protezione Civile sta lavorando assiduamente per contrastare il Coronavirus. Stando a quanto rivelato, l’utilizzo di Copernicus è risultato vitale nell’aerea di Torino dove la mappatura della città ha consentito alle autorità di ottenere un quadro completo della situazione.
Nella foto, infatti, è possibile vedere come siano state contrassegnate:
- in verde le aree sportive o ricreative;
- in turchese le aree dove si svolgono i mercatini all’aperto;
- in viola le aree dove sono presenti i focolai con il maggior numero di persone risultate positive al Coronavirus.