In molti si stanno domandando per quale motivo la spesa online con consegna a domicilio non sta funzionando. Certamente nessuno, nella maniera più assoluta, poteva immaginare pochi mesi fa di trovarsi catapultato in un’emergenza del genere. Ma al di la della giustificazione dettata dall’improvvisa pandemia, i fatti parlano in modo chiaro ed inequivocabile, i maggiori Brand del paese per quanto riguarda la distribuzione alimentare stanno perdendo la sfida con il settore online.
Eppure sarebbe stata un’ottima opportunità, magari perfezionando le carenze dopo un inizio difficile, arrivare ad un sistema efficiente di prenotazione online e consegna a domicilio. Questo avrebbe permesso per prima cosa di ovviare al maggiore dei problemi in cui si trovano i cittadini Italiani, ovvero evitare ogni tipo di assembramento. Invece vediamo ogni giorno di più, a pochi giorni dalla Pasqua, file interminabili di clienti fuori ai supermercati, rigorosamente a distanza di sicurezza.
Tutte le carenze di un sistema che non funziona
L’autorevole sito Altroconsumo ha approfondito in prima persona il discorso della spesa online e il quadro che ne viene fuori è purtroppo scoraggiante. Fino a 16 giorni per ricevere a casa la spesa ordinata online, è il caso di Esselunga che non riesce a garantire tempi più brevi. Nel caso del noto Brand Carrefour risulta quasi impossibile accedere al sito. Addirittura bisogna fare almeno un’ora solo per poter accedere alle prenotazioni dei prodotti, gli slot sono quasi sempre pieni e i tempi di attesa sempre oltre la settimana. Conad il problema lo ha praticamente estirpato dalla radice; il sito evidenzia in continuazione che si è raggiunto il numero massimo di clienti e non permette l’accesso.
Amazon, che nelle consegne è leader incontrastato, sulla famigerata “spesa” ha davvero molto da lavorare. Spesso si prenotano prodotti che dopo pochi secondi ci si accorge essere mancanti, ha prezzi superiori alla media e in più ha spese di spedizione che arrivano fino a 20 euro. La situazione non è delle più rosee insomma, siamo sicuri che con un graduale ritorno alla normalità gli ordini caleranno e diminuiranno anche i problemi, ma la sfida più importante sarebbe stato bello vincerla ora.