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La FDA autorizza i test sull’uomo del vaccino finanziato da Bill Gates

L’emergenza Coronavirus ha costretto il mondo ad una quarantena forzata, il virus infatti, forte di un tasso di infettività veramente elevato, ha obbligato tutti noi a restare isolati per evitare il diffondersi incontrollato dell’epidemia e ha costretto la ricerca, a spostare tutte le energie e le risorse sul trovare un rimedio efficace e permanente per poter debellare l’agente eziologico responsabile del COVID-19.

Dal momento che la pandemia interessa tutto il mondo, ovviamente gli scienziati di ogni nazione si sono messi in moto per trovare un vaccino e a quanto pare, buone notizie sono arrivo dall’America, dove un vaccino ha mostrato ottimi effetti sugli animali, candidandosi a potenziale soluzione anche per gli esseri umani.

La ricerca finanziata da Bill Gates

Qualche settimana fa, Bill Gates, patron fondatore di Microsoft, si è proposto per finanziare la ricerca per un vaccino efficace contro Sars-Cov-2, egli, insieme alla Gates Foundation e alla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations aveva immediatamente proposto al governo un aiuto per accelerare la ricerca, la cifra però messa a disposizione dall’imprenditore non è noto, anche se a detta dello stesso Gates, donare 100 milioni di dollari o un miliardo, non avrebbe fatto differenza, poichè la salute di noi tutti è sempre e comunque in primo piano.

La ricerca ha previsto la sperimentazione di 7 vaccini, in modo tale da giungere ad uno efficace nel minor tempo possibile, di questi proprio Ino-4800, sviluppato dalla casa farmaceutica Inovio, ha mostrato degli ottimi risultati.

Stando alle dichiarazioni del CEO di Inovio, l’azienda ha iniziato la ricerca 24 ore su 24, non appena ha avuto a disposizione la sequenza genica del virus, cercando dunque fin da Gennaio, di offrire i migliori risultati possibili.

A quanto pare il primo passo in avanti è finalmente arrivato, Ino-4800 infatti ha ricevuto l’approvazione da parte della Food and Drugs Administration (FDA) per la sperimentazione sull’uomo, la quale è avvenuta su 40 volontari adulti e sani, che non hanno mai avuto a che fare con il Coronavirus.

A distanza di 4 settimane dalla prima dose, i volontari riceveranno la seconda, con una risposta immunitaria però, prevista verso la fine dell’estate.

DI certo si tratta di un passo in avanti, che apre le porte a quella che sembra forse la soluzione definitiva alla pandemia che sta attanagliando il mondo da mesi ormai.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve