In che senso si rischia un down? Nel nostro Paese, esistono moltissime differenti compagnie telefoniche che operano sia per rete mobile, che per quella fissa. In questo momento di difficoltà che in Italia e in tutto il mondo si sta vivendo a causa della quarantena, le persone hanno bisogno di mantenere i contatti con l’esterno, comunicando con i propri cari in tutti i modi possibili. Insieme a questo bisogna calcolare il notevole numero di aziende che hanno iniziato ad adoperare lo smart working. Questa serie di fatti messi insieme, sta portando a un abuso della connessione internet. In sostanza, sarebbe insostenibile la mole di traffico generato dagli utenti. Se pensiamo anche alle molte aziende che hanno pensato di regalare ingenti quantità di GB se non addirittura GB illimitati, non è difficile immaginare il genere di sovraccarico le compagnie telefoniche debbano sostenere in questo momento.
Qualora il server dovesse appesantirsi in modo eccessivo, il rischio sarebbe di arrivare a un collasso della rete
. È chiaro che le aziende coinvolte stiano facendo tutto il possibile per evitare che ciò accada, nonostante il traffico sia sempre più massiccio. Lo stesso Mark Zuckerberg sostiene che, se i server arrivassero a fondersi, alcune parti del mondo rimarrebbero senza internet.È vero, la connessione a Internet aiuta tutti quanti noi in un momento di tale difficoltà a reagire un po’ meglio e non farsi prendere troppo dal panico. Tuttavia, esistono molte cose che si possono fare in quarantena lasciando riposare un po’ la rete dati. Leggere un libro, guardare un film che non sia in streaming, cucinare o fare dei giochi da tavola se si è in compagnia. In questo momento più che mai è chiaro come il sole che la collaborazione tre esseri umani e la risorsa più preziosa per uscire da questo problema con il minor numero di danni possibile. Fare ancora qualche sforzo per tutti, potrebbe davvero fare una grande differenza.