L’emergenza Coronavirus è ancora nella sua fase di picco in Italia. Oramai, anche in vista di una futura ripresa, gli italiani stanno iniziando a capire che almeno per un periodo medio di tempo sarà necessario convivere con il virus SARS-Cov-2. Tanti cambiamenti ci saranno da qui al futuro prossimi: alcuni di questi cambiamenti riguardano anche i provider telefonici, tra cui TIM, Vodafone e WindTre.
TIM, Vodafone e WindTre, il dubbio sulle prossime richieste di portabilità
Tra i vari settori in crisi nel nostro paese, va segnalato anche un rallentamento nel mercato della telefonia. Se prima vi era una continua corsa nell’attivazione di questa o quella offerta, ora tutto sembra essersi fermato.
Non è un caso se il Governo sta varando alcune ipotesi circa le future operazioni di portabilità. Proprio come in Spagna, per non sollecitare il lavoro dei tecnici e per evitare a questi il rischio di contrarre il virus, l’esecutivo potrebbe bloccare i passaggi da un operatore all’altro.
La norma sullo stop della portabilità potrebbe arrivare già con il prossimo Decreto Cura Italia, che presumibilmente vedrà la luce dopo le festività di Pasqua. Trattasi, ovviamente, ancora di una ipotesi, seppur valida.
Nel corso delle giornate precedenti, infatti, le forze parlamentari hanno mostrato diverse posizioni in merito. Anche TIM, Vodafone e WindTre hanno espresso la loro opinione. I grandi marchi della telefonia italiana, come ovvio, sono contrari a questa novità che potrebbe ancor più rallentare il mercato, specie se si considera che in prospettiva è prevista una graduale ripresa delle attività.