Ancora prima che il Coronavirus si diffondesse sul territorio nazionale, l’Italia non navigava in buone acque, da un punto di vista prettamente economico, il debito pubblico continuava a crescere ed il rischio era di incorrere in sanzioni da parte dell’Unione Europea per inadempimenti di vario tipo, con il successivo rischio di assistere al passaggio dell’IVA dal 22 al 23%.
Proprio per questo motivo, è inattuabile anche lontanamente il pensiero di assistere ad una riduzione
delle tasse sulle spalle degli utenti italiani, considerato che il bollo auto garantisce ogni anno un introito alle Regioni di circa 6 miliardi di euro, mentre il canone Rai si assesta su 1,5 miliardi di euro (per un totale quindi 7,5 miliardi di euro annui).
Entrambe le tasse saranno ancora da versare nel 2020, come lo saranno nei prossimi anni; solamente una piccola cerchia di consumatori può richiedere l’esenzione dal canone Rai (prestate attenzione, non un rimborso, ma una esenzione per i pagamenti futuri). Stiamo parlando degli utenti con più di 75 anni o coloro che hanno dichiarato un reddito inferiore ai 7000 euro circa, la richiesta dovrà essere presentata scaricando prima il corrispettivo modulo dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.