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Furto d’identità, cos’è, come riconoscerlo e come denunciare il reato

Se siamo tutti grati alla digitalità che ci circonda, è altrettanto vero che la possibilità di perdere la propria identità in rete non è così remota. Vedersi sottrarre dati personali, codici bancari e foto dai criminali informatici sono fatti di cronaca all’ordine del giorno, e i reati perpetrati con identità false sono in aumento rispetto ai tradizionali. 

Ma cosa fare se ci siamo accorti che siamo vittime di un furto d’identità? Purtroppo il nostro Codice penale non prevede alcun articolo che disciplini modalità di reato e pene detentive, per cui il più della giurisprudenza applicata nei tribunali è derivato dalla corretta interpretazione estensiva degli articoli esistenti.

In materia legale, l’articolo 494 del Codice penale disciplina il reato di “sostituzione di persona”, mentre il 640 quello di “frode informatica”. Nel caso i due reati si verifichino singolarmente, la pena non è abbastanza efficace, ma se si unisce alla sostituzione di persona alla frode informatica allora il colpevole rischia la reclusione da due a sei anni e la multa da 600 a 3.000 euro.

 

Furto d’identità, cos’è, come riconoscerlo e come denunciare il reato

Il furto di identità è un lavoro da parte dei malintenzionati a volte lungo e meticoloso, partendo dal reperimento delle informazioni necessarie a tessere la rete dai social network. Nonostante Facebook stia affinando la sua sicurezza interna, ancora oggi rubare foto e aprire profili falsi è pratica abbastanza semplice.

Con un profilo falso i criminali possono commettere i reati più disparati, che vanno dal cyberbullismo all’adescamento pedofilo di minori. Quando ci si accorge di aver subito un furto dei propri dati è importante segnalare il tutto all’autorità competente, premurandosi di essere tempestivi.

Conviene chiamare subito banche e gestori di carte di credito per cambiare i codici di accesso, controllare conti correnti e profili social per essere sicuri di turare subito la falla. Subito dopo occorre rivolgersi alla Polizia postale e sporgere denuncia per cercare di acciuffare i colpevoli.

Ricordiamo sempre a tutti che bisogna scegliere password complesse fatte di lettere minuscole, maiuscole, numeri e simboli. Non cedetele mai a terzi, non date retta agli SMS e non aprite mai allegati di email sospette.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario