Spesso e volentieri ci dimentichiamo che i nostri risparmi depositati su un conto corrente non sempre sono al sicuro da ogni pericolo. E soprattutto nei casi in cui non movimentiamo per lungo tempo questi conti, questa nostra dimenticanza potrebbe costarci assai caro.
Infatti, se un normale conto corrente in un anno fa un determinato numero di operazioni, un rapporto per così dire “dormiente” raggiunge questo status quando il denaro non viene movimentato da almeno 10 anni. Zero movimenti significa anche la banale richiesta di un estratto in banca o allo sportello.
Quanto ci costa tenere i soldi dimenticati su un conto corrente
Dunque, come sancito dalla legge, tale tipo di conto corrente può venire trasformato senza espresso consenso del titolare in un fondo bancario. Contestualmente l’istituto bancario ha l’obbligo di inviare una raccomandata al titolare del rapporto per avvisarlo dell’operazione. Nel malaugurato caso il correntista “distratto” non dia un feedback a questa comunicazione, il conto si trasforma in fondo per ulteriori 10 anni.
Nel mentre il titolare potrà sempre ricordarsi di fare una qualsiasi operazione bancaria per rientrarne in possesso ma, scaduti i successivi 10 anni, i suoi soldi sono persi per sempre: le somme vengono girate al Ministero dell’Economia. Quindi quanto ci costa tenere i soldi su un conto corrente dormiente? Tutto, semplice.
Siete stupiti? Sappiate che è vero che la legge non prevede che un correntista sia obbligato alla movimentazione del proprio denaro depositato sul conto, ma la logica di tale “ingiustizia” risiede nella volontà da parte dello Stato di evitate conti correnti intestati pieni di denaro persi nei meandri dell’economia o delle banche.
Se vogliamo metterla in altre parole, lo Stato non può permettersi di perdere quelle somme di denaro e, in ultima analisi, se le riprende se voi ve ne dimenticate.