Un gruppo di ricercatori accasati al Massachusetts Institute of Technology (Mit), prestigioso istituto di ricerca, in colaborazione con l’Università americana di Harvard, l’Università tecnologica Nanyang di Singapore e l’irlandese Royal College of Surgeons, coordinati da Ellen Roche, ha realizzato il primo cuore bionico della storia.
Il progetto
Si tratta di un dispositivo ibrido, in cui vengono utilizzati dei tessuti soffici normalmente impiegati nei robot soffici accostati a tessuti biologici veri, in modo tale da ottenere un substrato sicuro e alquanto verosimile su cui testare valvole cardiache e dispositivi medici in sicurezza.
Come potete vedere il processo di produzione passa dalla rimozione della porzione muscolare dei ventricoli cardiaci, che viene sostituita da una matrice muscolare artificiale composta da micro robot in grado di gonfiarsi e simulare quindi il pompaggio cardiaco.
Stando a quanto dichiarato dai ricercatori, questo cuore ibrido è in grado di simulare perfettamente il funzionamento di un classico cuore umano.
L’idea ha preso forma quando gli scienziati hanno notato che avvolgere direttamente il cuore con la matrice robotica non era sufficiente, dal momento che il tessuto miocardico si irrigidiva rendendo nulla la contrazione robotica.
Ecco dunque che gli scienziati hanno dapprima sostituito il tessuto del ventricolo sinistro, più trofico rispetto al destro, per poi passare all’intero piano ventricolare sostituendo quindi anche il destro.
Questo nuovo progetto ha come fine ultimo aiutare i ricercatori nei test dei vari dispositivi medici, abbattendo tempi, costi e rischi di errore, un ottimo progetto non c’è che dire, che dimostra come il binomio medicina-tecnologia sia vincente.