Sono passati ben 85 giorni dall’arrivo del primo caso a Roma di COVID-19, una malattia respiratoria che si manifesta sottoforma di alcuni sintomi quali influenza, raffreddore, tosse secca e in alcuni casi congiuntivite o bronchite. Talvolta i soggetti che hanno contratto il virus possono essere asintomatici come i bambini e questo può favorire maggiormente la sua diffusione. Difatti poi si è velocemente espanso in tutta Italia portando la Lombardia ad essere dal 16 febbraio, uno dei focolai presenti. A distanza di quasi un mese, il virus detto Coronavirus, è stato dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Pandemia.
Ma quali sono le migliori “armi” per non contagiare ed essere contagiati?
Premettiamo che la mascherina dona più una sicurezza psicologica che una protezione contro il Coronavirus.
Secondo l’OMS “le mascherine usate in ambito medico non possono proteggere dal nuovo Coronavirus , quando sono usate da sole e sono efficaci soltanto se usate in combinazione col frequente lavaggio delle mani con acqua e sapone o sostanze alcoliche”.
Fondamentale inoltre dire che essa non copre tutto il volto, dunque gli occhi, rimanendo scoperti, sono vulnerabili al contagio in quanto il virus si diffonde per via aerea.
Ad oggi la protezione è fondamentale: tra le migliori vediamo quella standard, l’ffp2 e l’ffp3. Ne esiste inoltre una adatta ai batteri che ha una percentuale di sicurezza molto alta.
Dopo 5 anni di studio è giunta sul mercato la Guardian G-Volt. Una maschera composta da un filtro di grafene che respinge i batteri con un laser, ed una carica a bassa tensione che penetra la schiuma di grafene, crea uno strato protettivo e sterilizza. Inoltre è ricoperta di un disinfettante che distrugge i batteri.