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Multe e sanzioni: le scuse più curiose per sfuggire ai controlli di Pasqua

Il weekend di Pasqua appena passato verrà sicuramente ricordato per molto tempo. Il pranzo di Pasqua senza parenti e amici, la giornata della Pasquetta chiusi in casa e le città deserte hanno mostrato un clima surreale, difficilmente immaginabile fino a pochi mesi fa.

Nonostante la parola d’ordine fosse “evitare assembramenti”, non sono mancati i furbetti di turno. Solo nella giornata di Pasqua, domenica 12 aprile, le forze dell’ordine hanno fatto registrare 14.000 sanzioni. Ancor più grave è l’aver sorpreso 19 persone positive al virus in giro come se nulla fosse, ignare della quarantena assolutamente obbligatoria. In tutto il weekend le sanzioni accertate sono arrivate a quota  26.270. Un’enormità se pensiamo alle raccomandazioni di tutti gli esperti a non muoversi da casa.

Le forze dell’ordine si sono viste recitare ogni tipo di scusa

A Sora, nel Frusinate, le forze dell’ordine si sono trovate di fronte ad una corsa clandestina tra calessi trainati da cavalli, la motivazione espressa nei confronti dei Pubblici Ufficiali è stata sincera e assolutamente credibile; “ci stavamo annoiando”.

Domenica mattina, un runner nel Napoletano ha dichiarato che stava correndo per far posto a tutto quello che avrebbe mangiato a pranzo. Multato. Sempre a Napoli, due amanti “beccati” sul lungomare hanno inscenato un corteggiamento romantico e strappalacrime dove l’uomo, totalmente preso dalla sua musa, la implorava di ricambiare il suo amore. Dopo un breve accertamento le guardie hanno riscontrato che i due erano sposati da moltissimi anni e sono stati prontamente multati.

A Villaricca un uomo e una donna sono stati trovati insieme nella passeggiata mattutina del cane. L’uomo ha sostenuto di aver visto la donna dal balcone e di esser restato estasiato da cotanta bellezza, a tal punto da scendere per corteggiarla. Peccato che i due erano sposati da diversi anni e ora dovranno pagare una bella multa.

Sempre a Napoli, tre persone a bordo di un auto hanno dichiarato di essere uscite per acquistare un elettrodomestico (a Pasqua), e di essersi persi per colpa del navigatore.

Queste sono solo alcune delle storie riportate dal noto quotidiano La Stampa. Non citiamo per decenza le migliaia di sanzioni commisurate con la scusa di dover fare la “spesa”, nonostante tutti sapessero che nessun distributore alimentare avrebbe aperto nelle giornate di Pasqua e Pasquetta.

Nonostante qualche siparietto più o meno divertente andato in scena nella nostra Penisola, bisogna dire che i Droni utilizzati dalle amministrazioni locali hanno evidenziato città deserte. Nonostante tutto gli Italiani hanno capito il momento e hanno fatto la loro parte, sperando che questa Pasqua di restrizioni domiciliari resti un caso unico e isolato negli anni a venire.

 

 

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Pubblicato da
Tiziano Biancolillo